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Il TAR Sicilia richiama le norme a tutela dei lavoratori previsti dal Codice Appalti
Con la sentenza n. 1335/2025 del TAR Sicilia viene chiarito che la pubblica amministrazione deve specificare nel bando di gara il contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) da applicare; il concorrente, qualora intenda adottarne uno diverso, deve indicarlo chiaramente nell’offerta, corredando la scelta con una dichiarazione che attesti la parità delle tutele giuridiche ed economiche offerte.
Tale obbligo salvaguarda i diritti dei lavoratori ed impone alla stazione appaltante di verificare, prima dell’aggiudicazione, la coerenza dell’offerta con tali standard.
Nel caso specifico, relativo ad una gara pubblica per la fornitura di beni, un’impresa ha contestato l’aggiudicazione ritenendo illegittimo che l’operatore vincitore avesse indicato un CCNL differente da quello previsto dal bando, senza fornire alcuna prova o dichiarazione sull’equivalenza delle tutele garantite.
Il TAR ha accolto il ricorso, rilevando che né il concorrente aveva adempiuto all’obbligo di dichiarazione, né la stazione appaltante aveva effettuato le necessarie verifiche sulla validità e conformità del contratto utilizzato.
Leggi l’approfondimento: La tutela dei lavoratori negli appalti pubblici
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