Approvata la legge regionale che sostiene nuove aperture e attività esistenti nei comuni dell’entroterra con meno di 5.000 abitanti. La Regione Liguria ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 9,4 milioni di euro per favorire l’insediamento e la tenuta delle attività economiche nei piccoli comuni dell’entroterra. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento e sostenere il tessuto economico e sociale delle aree interne ancora segnate dagli effetti della pandemia.
Nuove aperture – Con 4,85 milioni di euro, la Regione promuove l’apertura di nuove sedi operative nei comuni non costieri con meno di 2.500 abitanti. Il contributo, a fondo perduto, è destinato a micro imprese nei settori dell’artigianato, commercio e ristorazione, che decidano di avviare attività in locali sfitti con vetrine su strada. I fondi, già disponibili presso la Camera di commercio di Genova, saranno gestiti tramite una convenzione.
Imprese esistenti – Un secondo intervento, da 4,6 milioni, mira a sostenere le attività già operative nei comuni dell’entroterra con meno di 5.000 abitanti. Anche in questo caso, i destinatari sono micro imprese del commercio, artigianato e ristorazione, che potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto per far fronte a esigenze di liquidità.
Risorse e gestione – I finanziamenti derivano da economie e rientri di fondi regionali, con il supporto operativo di FILSE e la collaborazione della Camera di commercio. Le modalità di assegnazione dei fondi saranno definite nel rispetto delle normative europee sugli aiuti di Stato.
Urgenza – La legge è stata dichiarata urgente e sarà in vigore dal giorno stesso della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.
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