Al via martedì 8, fino a domenica 13 aprile, negli oltre 169.000 mq di superficie espositiva sold out, l’edizione numero 63 del Salone del Mobile.Milano, che accoglie più di 2.100 espositori, di cui 168 brand per la prima volta al Salone e 91 di ritorno, con una presenza sempre più consistente dall’estero. Stessa tendenza per i decisori, buyer, progettisti, investitori in arrivo da più di 150 paesi.
Al taglio del nastro alla Fiera di Rho-Pero erano presenti, tra gli altri, il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente del Consiglio regionale Federico Romani, la presidente del Salone del Mobile.Milano Maria Porro, il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin e l’amministratore delegato di Fieramilano Francesco Conci.
Sempre più internazionale anche l’offerta di Euroluce. Dai primi dati di biglietteria, positivo il trend degli operatori a conferma del potere attrattivo della manifestazione biennale, che nelle prime previsioni vede gli operatori statunitensi tra i primi sei paesi di provenienza, dopo Cina, Germania, Spagna, Brasile, Francia.
La presidente Porro: un moltiplicatore, unico al mondo, di capitale relazionale
“In un quadro geopolitico sempre più complesso, – ha commentato Maria Porro – l’edizione 2025 del Salone del Mobile si annuncia cruciale per consolidare un vantaggio competitivo che richiede visione e coesione. Chi sceglie Salone sceglie di cogliere le opportunità della più autorevole piattaforma internazionale di business: un moltiplicatore, unico al mondo, di capitale relazionale. Per incrementarne la forza attrattiva, negli ultimi dodici mesi abbiamo svolto 15 missioni all’estero, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia Ice. Siamo stati in Europa, negli Stati Uniti, in India e in Cina, firmando a gennaio il primo Memorandum con l’Arabia Saudita, un passo importante nella collaborazione tra i due Paesi, per la promozione del settore arredo e design. Ora che il quadro internazionale si fa ancora più complesso, è fondamentale trovare una via per preservare l’accesso delle nostre imprese al mercato statunitense, il primo mercato Extra-Ue. Quella in corso è una partita che l’Italia deve giocare al tavolo con l’Europa con una strategia negoziale che eviti l’escalation. Salone rappresenta già da ora – con il 73% degli espositori esteri provenienti da Paesi europei – un atlante di una geografica economica integrata e interdipendente. In questa nuova fase, Salone farà ancora una volta quello che ha sempre fatto: trasformare le sfide in opportunità, costruendo una base robusta per la crescita. Nel 2021, primi nel mondo, ci siamo rialzati dal Covid, con l’edizione speciale di supersalone. Insieme alle aziende, abbiamo dimostrato di avere le risorse, il talento e la storia per affrontare il futuro. Oggi, più di ieri, al Paese, offriamo un modello: un’alleanza tra creatività, industria e visione. Questo è Salone 2025”.
Feltrin: un potente strumento per avvicinare nuovi mercati e affrontare le crisi
“L’inaugurazione del Salone di oggi – ha affermato Claudio Feltrin – rappresenta, più che mai, un momento fondamentale per il nostro settore e per la filiera del legno-arredo che ha chiuso il 2024 a quasi 52 miliardi di euro (4,3% del manifatturiero) con un -2,9%, l’export ha sfiorato i 20 miliardi, oltre 64mila le imprese (14,7% del manifatturiero) e circa 300mila gli addetti (7,8% del manifatturiero). Segnali positivi arrivano dalla produzione industriale del mese di gennaio che registra, rispetto allo stesso mese del 2024, un +7,8% per il mobile e un +7,9% per il legno, che la riporta ai livelli, piu’ alti, del 2023. Anche le esportazioni del mobile, sempre a gennaio, tornano positive (+4%) con il recupero dei Paesi Ue (+5,9%). Positivi anche Regno Unito (+8,1%) e Mercosur (+39,9%), mentre flettono Usa (-2,7%) e Cina (-1,7%). Diventa quasi superfluo dire che lo scenario positivo del mese di gennaio potrebbe restare un dato isolato in conseguenza del caos scatenato dall’annuncio di Trump sui dazi del 20% per tutti i prodotti europei, compresi i nostri. Nonostante ciò, il nostro impegno è rivolto a cercare di consolidare il trend positivo di gennaio anche per i prossimi mesi, valorizzando, proprio attraverso Salone del Mobile.Milano, il lavoro dell’industria del design e della filiera che ne è il motore. Sento il dovere di ringraziare quegli imprenditori che oltre 60 anni fa hanno avuto la geniale intuizione di far nascere la manifestazione che, ancora oggi, ci consente di poter contare su un così potente strumento per avvicinare nuovi mercati e affrontare le crisi”.
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